Manifestazione a Coimbatore: Il Corpo di Coimbatore sotto accusa per la mancata assegnazione delle case
  • La protesta ha coinvolto più di 150 persone che si sono radunate nella città di Coimbatore per denunciare il fatto che il Corpo di Coimbatore non abbia assegnato loro le case anche dopo quattro anni dall’evacuazione delle colonie CMC e Narasimha per i lavori del viadotto di Ukkadam.
  • Nel 2020, più di 400 famiglie sono state trasferite in case temporanee a Pullukdau a causa dei lavori del viadotto.
  • I manifestanti lamentano la mancanza di forniture di base nel campo temporaneo, come acqua potabile, e accusano i funzionari di non aver preso provvedimenti nonostante le petizioni inviate al sindaco e al commissario del distretto.
  • È stato ordinato il demolimento del vecchio mercato del pesce di Ukkadam e la costruzione di alloggi per 492 famiglie.
  • Tuttavia, il vecchio mercato del pesce continua a funzionare senza segni di evacuazione, mentre il nuovo mercato del pesce appena costruito rimane sigillato e vuoto.
  • I venditori del vecchio mercato del pesce si oppongono alle tariffe di affitto elevate, ma il commissario del Corpo di Coimbatore ha istruito gli ufficiali a seguire il valore di riferimento per l’affitto.
  • I manifestanti minacciano di tornare alle loro terre vicino al viadotto di Ukkadam se le autorità non prendono provvedimenti.

In breve, i manifestanti hanno denunciato il mancata assegnazione delle case da parte del Corpo di Coimbatore. Le famiglie coinvolte sono state evacuate dalle colonie CMC e Narasimha per i lavori del viadotto di Ukkadam, ma sono state alloggiate in case temporanee senza forniture di base. Nonostante le petizioni inviate ai funzionari, non sono stati fatti progressi nell’assegnazione delle nuove case. Allo stesso tempo, il vecchio mercato del pesce di Ukkadam continua a funzionare senza essere evacuato, mentre il mercato del pesce appena costruito rimane chiuso e vuoto. I venditori del vecchio mercato del pesce si oppongono alle tariffe di affitto elevate, mentre i manifestanti minacciano di tornare alle loro terre vicino al viadotto se non vengono presi provvedimenti. La protesta è una chiara espressione di insoddisfazione verso le autorità che sembrano non agire nonostante le promesse fatte ai manifestanti. La situazione attuale lascia le famiglie coinvolte in una situazione precaria e in attesa di una soluzione che tarda ad arrivare.

La protesta a Coimbatore riguarda l’assegnazione delle case alle famiglie evacuate a causa dei lavori del viadotto di Ukkadam. La situazione attuale vede più di 150 persone manifestare il loro malcontento per la mancanza di progressi nel processo di assegnazione delle case da parte del Corpo di Coimbatore. Le famiglie coinvolte sono state evacuate dalle colonie CMC e Narasimha, ma sono state alloggiate in case temporanee prive di forniture di base, come ad esempio l’acqua potabile. Nonostante le petizioni inviate al sindaco e al commissario del distretto, i funzionari sembrano non aver preso provvedimenti per risolvere la situazione. Nel frattempo, il vecchio mercato del pesce di Ukkadam continua a funzionare senza essere evacuato, mentre il nuovo mercato del pesce costruito appositamente rimane chiuso e vuoto. I venditori del vecchio mercato si ribellano alle tariffe di affitto elevate e i manifestanti minacciano di tornare alle loro terre vicine al viadotto se non verranno prese misure adeguate. La protesta è un segno di insoddisfazione per l’inazione delle autorità, che sembrano non rispettare le promesse fatte ai manifestanti. La situazione attuale lascia le famiglie coinvolte in una situazione precaria, in attesa di una soluzione che tarda ad arrivare.